Non voglio questo bimbo

Prima di tutto un po' di racconto. Alcuni anni fa mia moglie smise di prendere la pillola e cercammo un bambino. Non capitò e decidemmo di smettere di provarci. Non continuò più a prendere la pillola, ma usavamo i profilattici e il conto dei giorni.

In quel periodo cominciai a pensare che forse, sotto sotto, io questo bambino non lo volevo mica. Ne parlammo ancora l'anno scorso e decidemmo che non era ancora tempo. Non ero proprio sicuro che un giorno avrei cambiato idea, ma lo stesso decidemmo di lasciarci ancora un po' di tempo per pensarci e di riparlarne tempo dopo.

Però, più spesso ci pensavo, più spesso decidevo che i bambini non sono per me. Mia moglie invece decise per il sì e a gennaio rimase incinta.

Ora lei è contentissima, sa che io non voglio bimbi ma che farò il possibile per essere un buon papà. Però a me resta molto difficile starle dietro. Le persone continuano a congratularsi con me ed io devo fare la faccia sorridente. Ho perso anche interesse nel sesso (o, meglio, voglio il sesso, ma non con mia moglie).

Sono veramente infelice e sento di non poterne parlare a nessuno. Mia moglie lo sa, ma io non ci voglio dire tutte queste cose perché lei è così felice e mi piace vederla felice. Semplicemente non vedo nulla di buono nel fatto che lei è incinta.

I pensieri, le emozioni, possono cambiare. Tutti noi abbiamo avuto dei tentennamenti.
Sia da una parte che dall'altra.

Non credo che tu ti illudessi che "contare i giorni" fosse un metodo anticoncezionale sicuro.
Se lo facevi dovevi tenere in conto la possibilita` di una gravidanza.

Mi sembri molto giovane, ma lo stesso mi fai molta tristezza.
Posso capire il bisogno di sfogarti, magari ti fa bene, ma mi pare molto infantile dire genericamente "non voglio un bimbo" senza cercare di dire il motivo. Un po' di auto-analisi non guasta, credo.

Non voglio avere bambini mai, per ragioni egoistiche. Non voglio rinunciare alle cose. Non voglio dedicare del tempo ad un bambino. Sono egoista per natura e non voglio avere a che fare con un bimbo quando faccio delle cose.

Non so se sarò un buono o un cattivo papà. Mia moglie dice che lo sarò, non ne sono convito.

La cosa che mi dà più pensiero è che sono sempre nervoso con mia moglie. Sento sempre che le voglio dare la colpa, ma so che la colpa non è sua. Questo mi induce ad essere meno romantico con lei e a passare con lei meno tempo. Non so se questo è legato al non aver voglia di far l'amore.

Non c'è credo nulla che mi possa far sentire meglio, ma apprezzo i vostri consigli. Il brutto è che nella vita reale tutti mi fanno le congratulazioni e devo fingere di essere felice, mentre non lo sono.

Guarda care...
sicuramente la tua situazione e` grave, ma rendersi conto del problema e` un enorme
passo avanti. Ci sono alcuni padri che magari queste stesse tue parole non hanno il
coraggio di confessarle neppure a se stessi, tantomeno in pubblico (sebbene in anonimato).

Alzi la mano anche fra noi papa`... chi non ha mai, mai, neppure per un secondo... rimpianto
con nostalgia i tempi magari della gioventu` senza impegni, senza responsabilita`, se non
quella magari di dare esami con tanto tempo libero a disposizione. Con tante strade aperte,
senza mutui, lavori piu` o meno precari, finanziamenti e tassi agevolati.

--- Ovvio, domanda retorica. Tutti (credo).

Tu care ti sei accorto, dalle poche parole che dici di tua moglie sembra una donna molto
serena e "materna". Puo` anche essere che lei, implicitamente, ti stia mandando un segnale
di "serenita`", nel senso che ti dice di non preoccuparti, ti chiede solo di starle vicino,
di star vicino al bimbo. Non e` difficile, ti verra` naturale e c'e` il concreto rischio che
ti piacera` pure.

Una cosa e` importante:

qualunque cosa tu pensi cerca di far stare serena tua moglie. Parlale sinceramente ma
non dimenticare che, comunque, il suo stato interessante e` stato causato da te.
Non puoi tirarti indietro, non ora, almeno.

care ha scritto:Il brutto è che nella vita reale tutti mi fanno le congratulazioni e devo fingere di essere felice, mentre non lo sono.

forse non lo sei, ma lo sarai, ne sono sicuro. Ho ancora da incontrare un papa` che non
si commuova a sentirsi chiamare tale. Passeranno dei mesi lunghi e bui, certo, ma quando
finalmente il bimbo/a ti chiamera` papa` tutto il resto verra` dimenticato, fidati.