Come gestire un bimbo irragionevole

Solo una domandina. Mio figlio Emanuele di 3 anni a volte veramente si comporta in modo irragionevole o almeno così mi pare per la sua età. Oggi a pranzo veramente è stato bravo, ha mangiato delle crocchette di pollo, il contorno di verdure cotte... e poi alla fine ha chiesto il budino. Mia moglie ha detto: "ma certo". Così si è seduto sul tavolo con il budino. Io gli ho messo il cucchiaio nel budino... ma, a questo punto lui si è infuriato: NON DOVEVI SPORCARE IL CUCCHIAINO e lo lancia contro il muro. Tutto questo perché il budino era adesso già incominciato e il cucchiaino sporco. Dopo questo sfogo, tutto serio mi dice: "Be', dateme un altro", ossia un altro budino. L'ha già fatto questo sfogo e di solito in qualche modo lo accontento. Mi prendo magari il suo budino e gliene do un altro. Oggi, però, non avevo voglia di budino... ed avevo un atteggiamento da dire: "Sono stanco di queste cose ridicole", e così gli ho detto di piantarla lì e di mangiarsi il suo budino anche se era oramai iniziato. Naturalmente lui si è più interstardito ed ha lanciato un altra volta il cucchiaio.

Ora, la mia domanda è: quando si comporta così, in modo irragionevole voi che fate? Lasciate correre perché è solo un periodo che passerà oppure vi interstardite e mettete dei paletti fermi?

Di solito queste situazioni "muro contro muro" sono evitabili.

Questo non vuole dire "sempre", diciamo che ci vuole un po' di strategia. Nel tuo caso, per esempio,
io avrei ammesso l'errore. Avrei detto: "Oh, mi dispiace del budino rotto, ti da` proprio fastidio?"

Magari avrei cercato di capire, indirettamente, perche' voleva il budino intero.

Oppure avrei detto semplicemente: "Bene, allora non volevi il budino veramente", e avrei preso il piatto e messo
in frigo, ma senza intenti punitivi, semplicemente come una "risposta".

Nel senso: non vuoi il budino intero quindi non hai abbastanza fame.

Molto tipico per quell'età. Infatti il tuo post mi ha fatto ricordare un po' di ricordi con la mia. Il mio consiglio: combatti e non aver paura di farlo. Talvolta non ne vale la pena ma nel tuo caso che hai raccontato non avrei ceduto dandogli un altro budino.

"Mangia questo o niente. Non si spreca il cibo", o qualcosa del genere.

Oh, certo, avrebbe fatto una scenata memorabile, ma ignorala. Alla fine si capisce il messaggio. I bimbi di quell'età vanno in crisi per cose che ci fanno rimanere di stucco.

Sono d'accordo con wand, a volte non ne vale la pena. Nel tuo caso magari potevi darci un altro cucchiaino pulito, ma sempre lo stesso budino. Io ho una nipote di tre anni e la vedo sempre che fa queste scene. Be', se la cosa si può risolvere con poca fatica allora non vale la pena lottare. Ma se poi la situazione è tale da richiedere una "battaglia" allora sono io che detto le condizioni. Insomma... se scegli di combattere, devi essere pronto a portare avanti la battaglia fino all'ultimo.

Penso che devi essere più fermo. Io ho due "pesti" che fanno ancora queste scene. Se io dico no al cucchiaio pulito (cosa che probabilmente al tuo posto avrei fatto, perché è ridicolo) allora quel no è no. Con calma avrei detto che quel cucchiaino è pulito abbastanza e che se non ti piace allora puoi anche alzarti dal tavolo. Se il bimbo continuava a fare scene allora avrei rimesso il budino in frigo e me ne sarei andato. Non puoi ragionare con un bimbo di 3 anni in crisi. Sei tu che devi rimanere calmo. Se la regola è: "Non si danno cucchiai di riserva" allora la regola deve essere quella tutte le volte.

Sono d'accordo, non puoi sempre combattere, a volte non ne vale la pena e conviene cedere subito, ma devono capire fin da piccoli che non si può avere tutto quello che si vuole.

Non sto dicendo che tuo figlio è viziato, ehi, ha solo 3 anni. Ma pensa per il futuro.

Grazie a tutti per le risposte. Mi aiuta così tanto avere consigli da altri papà di bimbi piccoli. Ma come fate a rimanere calmi in situazioni come queste? Qualche volta ci riesco e "mantengo le posizioni" e altre volte proprio non riesco a gestirle. Divento così frustrato e mio figlio lo capisce... mi arrabbio e lui vuole poi essere preso in braccio perché non mi vuole vedere urlare. È così difficile farsi ascoltare dai bambini.

Ma quanto dura questa fase? E poi... riuscite a rimanere calmi con tutti i "perché" che non si fermano mai? Di solito cerco di rispondere al meglio ma alcune volte mi limito a dire "perché sì" e basta perché comincio ad irritarmi. Questo di solito accade un minuto prima di una crisi.

dylan ha scritto:Ma quanto dura questa fase?

A volte si diceva:

La lunghezza del minuto dipende dal lato della porta del bagno in cui ti trovi.

Stai sereno e vedrai che passera` in fretta. Puo` anche essere divertente.

dylan ha scritto:Grazie a tutti per le risposte. Mi aiuta così tanto avere consigli da altri papà di bimbi piccoli. Ma come fate a rimanere calmi in situazioni come queste?

E questo è nulla, farai bene ad abituarti, perché poi da cresciuti ti daranno molti più pensieri. Se non reggi un bimbo di 3 come potrai reggerlo quando ne avrà 13?

Non sei mica perfetto. Non lo è nessuno. Non sarai mai il perfetto papà. Fai il possibile per star calmo. Respira, se senti di star per sbottare vattene un po' in un'altra stanza. Qualche volta perdi, pazienza, riprenditi prima possibile.

Sulle domande "perché" Noemi me ne fa tante. Quando diventano tante cerco di distrarla con domande fatte da me o facendole fare qualcosa d'altro, anche una cosa banale come appaiare le calzine nel cassetto.

Se voleva solo un cucchiaio pulito, be', potevi anche darcelo. Se voleva anche il budino nuovo be', allora poteva piangere in turco... ma gli avrei semplicemente detto che non si spreca il cibo. Se però usi il no troppo spesso a quell'età diventerai un "disturbo" per loro e non riuscirai più a farti ascoltare, così cerca delle cose in cui valga la pena veramente dire no e per tutto il resto raggiungi dei compromessi.